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B_NORM    
view post Posted on 13/9/2010, 15:11 by: --}FossaDeiLeoni{--Reply Reply
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di Paolo Bargiggia
Il mercato della Juve non si ferma mai e adesso prevede il tentativo di portare in bianconero a gennaio Antonio Cassano. Attenzione, un colpo di scena dentro a un progetto che fino alla chiusura del mercato estivo aveva invece previsto l'ingaggio di una prima punta, poi fallito per l'offerta di 20 milioni respinta dalla Samp per Pazzini e per il no di Borriello. Questo Cassano che invece si è ripreso le chiavi della Nazionale e che sta dando grandi segnali di maturità, ha entusiasmato Andrea Agnelli.

Cassano è italiano e ha ancora un'età, 28 anni, che fa prevedere un investimento ammortizzabile con pochi rischi; rientra quindi in pieno nel nuovo progetto Juve. E poi, il suo arrivo anticipato, darebbe la possibilità allo staff tecnico, ma anche alla società, di preparare per tempo il dopo Del Piero, con il contratto che scade a giugno e che di anni invece ne compirà 36 il prossimo 9 novembre.

Per portare avanti il progetto-Cassano è stato investito con ampie deleghe l'avvocato Beppe Bozzo, che è si il procuratore dell'attaccante sampdoriano, ma anche l'agente dei neo juventini Motta e Quagliarella e di Fabio Grosso, col quale di recente ha avuto diversità di vedute sulla scelta di non accettare il trasferimento al Milan nello scambio con Kaladze. L'avvocato Bozzo è anche la chiave ideale per consentire alla Juve di trattare con Garrone, col quale ha un rapporto diretto e privilegiato per via proprio di Cassano. E che serve anche ad aggirare l'attuale freddezza del petroliere nei confronti di Beppe Marotta. Proprio l'attuale direttore generale della Juve e l'agente calabrese, nell'estate del 2007, confezionarono il trasferimento in prestito alla Samp di Cassano dal Real Madrid; trasferimento diventato poi definitivo con l'inserimento dell'allora originale clausola di trasferimento a 20 milioni, 5 dei quali da girare ai merengues in caso di cessione del giocatore.

A questo punto, con queste carte nel mazzo, la Juve sta cercando di trattare con la Samp per far scendere l'importo della clausola rescissoria fino a 14-15 milioni. Un risparmio che, nella triangolazione da innescare anche con il Real Madrid, sempre attraverso la mediazione di Bozzo, prevede anche il tentativo di convincere gli spagnoli ad accontentarsi di 2-3 milioni di euro sull'eventuale cessione, non pretendendo i 5 previsti dal contratto, cosa che consentirebbe anche alla Samp di risparmiare.

Insomma, sulla possibile cessione di Cassano, la Samp comincia a capire di avere la propria convenienza: un ingaggio da 3 milioni e 200 mila netti a stagione è un lusso esagerato per un club come quello di Garrone. Il contratto di Antonio scade nel 2013 e, pur con la più alta gratitudine per società e tifosi, non se la sente di accettare un rinnovo ...

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Comments: 0 | Views: 120Last Post by: --}FossaDeiLeoni{-- (13/9/2010, 15:11)
 

B_NORM    
view post Posted on 13/9/2010, 15:10 by: --}FossaDeiLeoni{--Reply Reply
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Con la fase a gironi, comincia la "vera" Champions League, giunta alla 56.a edizione della sua storia. L'uomo che, insieme all'Inter, ha alzato l'ultima, José Mourinho, è a Madrid e sogna di potere compiere l'impresa mai riuscita a nessun tecnico di vincere tre Coppe con tre diverse squadre. Si passerà anche per il ritorno a San Siro, quello però vestito di rossonero: "E' uno stadio nel quale non ho perso per due anni. Spero mi porti fortuna".

"Il Milan e' comunque un grande rivale - ha subito puntualizzato Mourinho - che ho sempre rispettato cosi' come loro con me. Ce la vedremo con loro e con l'Ajax, club che hanno vinto molte Coppe dei Campioni, che hanno una grande storia e una grande cultura calcistica, tutto nel mio girone. Penso sia una motivazione anche per la societa' e per i tifosi, perche' e' sempre bello giocare in casa contro squadre come queste e non squadre che partecipano per la prima volta, tipo formazioni che vengono da Israele o Cipro". In effetti, pur partendo con i favori del pronostico, non si può dire che il Real Madrid abbia pescato bene dall'urna di Nyon anche considerando le insidie portate dalla quarta sqaudra del ragguppamento, l'Auxerre: "A dirla tutta non e' che io sia molto fortunato con i sorteggi - ha commentato nella lunga intervista concessa al sito dell'Uefa - Mi trovo sempre davanti i campioni d'Europa. Quando ero al Chelsea abbiamo affrontato il Porto, il secondo anno al Chelsea abbiamo giocato contro il Barcellona e poi contro il Liverpool. Quando ero all'Inter abbiamo giocato contro il Manchester United nella fase a gironi, poi l'anno successivo contro il Barcellona. A dire il vero speravo di ritrovare l'Inter per continuare la mia tradizione"

In attesa di trovare l'Inter, magari in finale, Mourinho potrebbe ritrovare in occasione della trasferta contro il Milan molti tifosi nerazzurri, "mimetizzati" a S.Siro per tifare per il loro indimenticato "guru" e contro i rivali rossoneri: "Tornero' a San Siro come allenatore del Real Madrid, non come ex allenatore dell'Inter. Si sa che scriveranno 'i tifosi dell'Inter tiferanno per lui contro il Milan'. Chissà? Io ci vado da professionista cercando di fare il risultato che serve al Real Madrid", spiega Mourinho, che, a proposito di passato e presente, specifica come si senta già blanco dalla testa ai piedi: "I tifosi non sono stupidi. Capiscono subito se un allenatore da' tutto. Una delle mie qualita' e' che non penso a me stesso. Non mi proteggo. Sono nel calcio per dare tutto ai club, certe volte mi trovo in situazioni problematiche o guerre interne. Non mi piace la parola ma non riesco a trovarne di migliori. Questo perche...

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Comments: 0 | Views: 124Last Post by: --}FossaDeiLeoni{-- (13/9/2010, 15:10)
 

B_NORM    
view post Posted on 13/9/2010, 15:09 by: --}FossaDeiLeoni{--Reply Reply
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"E' stato un sabato perfetto". Esordisce così il presidente dell'Inter Massimo Moratti, analizzando il sabato calcistico delle due milanesi. E, sulle dichiarazioni di Berlusconi rivolte agli arbitri, aggiunge: "Quando le cose vanno male, tutti reagiamo allo stesso modo. Umanamente è comprensibile. Gradirei che non ci venisse fatta la morale quando capita a noi di lamentarci". Sul rigore sbagliato da Ibra: "Ha preso un palo, non l'ha sbagliato...".

Alla vigilia del debutto in Champions League della sua Inter contro gli olandesi del Twente, Moratti guarda al torneo con fiducia e invita la squadra a non farsi schiacciare dal peso della responsabilità, spingendola, invece, ad assaporarne la bellezza. "Senza dubbio - ha osservato riferendosi alla Champions - c'è il peso della responsabilità, però c'è anche la bellezza della responsabilità. Spero - ha aggiunto - che i nostri giocatori sentano anche la seconda cosa". A giudizio del patron interista, infatti, "l'importante è essere assolutamente concentrati in una partita, quella di domani sera, assolutamente non facile. La prima in trasferta e il campo ostico del Twente - sottolinea - complicano le cose. Spero che i nostri capiscano quanto sia importante''.

Chiusura dedicata al possibile sciopero dei calciatori che si profila per il 25 e 26 settembre. "Credevo che fosse una cosa a difesa dei diritti dei calciatori delle serie minori, cosi non è. E allora forse - ha detto il presidente dell'Inter entrando negli uffici della Saras - questo sciopero rimane un po' sopra la linea. Al di là di tutto uno nella vita pensa di avere dei diritti, giustamente e cerca di difenderli. Credo che comunque ci sia molto spazio per trovare un accordo prima di quella data".
Comments: 0 | Views: 114Last Post by: --}FossaDeiLeoni{-- (13/9/2010, 15:09)
 

B_NORM    
view post Posted on 13/9/2010, 15:07 by: --}FossaDeiLeoni{--Reply Reply
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Il Milan protesta ancora per gli errori, a Cesena, dell'arbitro Russo e dei suoi assistenti sui fuorigioco. La polemica tra Galliani e il designatore Braschi e le battute, scherzose ma non troppo, di Silvio Berlusconi sui gol negati e sugli "arbitri di sinistra" hanno avuto un seguito in una nota pubblicata sul sito ufficiale e intitolata "Senza ulteriori commenti" in cui si ricorda ai guardalinee la norma di comportamento sui fuorigioco dubbi.

Una modalità che fa pensare a un richiamo preciso presso i designatori e i responsabili tecnici dell'Aia, le figure competenti per discutere con fischietti e segnalinee degli errori, delle situazioni che si sono presentate, e per ricordare, nel caso, i dettami dei regolamenti. Nel testo pubblicato dal Milan, si legge infatti che "Sul sito ufficiale della Fifa, fifa.com, e' pubblicato il documento Refereeing Teaching Material (Materiale didattico per l'arbitraggio) - ricorda il Milan - Alla Law 6 (Regola 6), capitolo The Assistant Referee (l'Assistente Arbitrale), e' scritta con chiarezza la seguente frase: If an assistant referee is not totally sure about an offside offence, the flag should not be raised. Ovvero: se un assistente arbitrale non e' totalmente sicuro circa una situazione offensiva di fuorigioco, la bandierina non dovrebbe essere alzata". Insomma, sostiene il Milan, secondo noi avete sbagliato: non ce lo inventiamo giusto per lamentarci, è una situazione disciplinata da una norma chiara e scritta. La replica, per gli arbitri, potrebbe essere apparentemente semplice: si parla di dubbi, gli assistenti non ne hanno avuti considerando Pato e Ibrahimovic in fuorigioco, punto e basta. Resta solo da sapere se Braschi la prenderà male o, magari, ringrazierà per la collaborazione?

Comments: 0 | Views: 119Last Post by: --}FossaDeiLeoni{-- (13/9/2010, 15:07)
 

B_NORM    
view post Posted on 12/9/2010, 09:45 by: --}FossaDeiLeoni{--Reply Reply
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"Ibrahimovic ha detto che la maglia del Milan è la più bella? E' una frase antipatica verso i tifosi della squadra precedente. Non ho mai chiesto a miei giocatori di dire queste cose". Massimo Moratti risponde così alle dichiarazioni rilasciate dallo svedese il giorno della presentazione con il Milan. Aggiunge il presidente dell'Inter: "Lui è così, la sua presentazione è stata uno show e in uno show ci sta anche una frase così".

Il presidente nerazzurro è tornato sul mercato, spiegando perché l'Inter quest'estate non ha effettuato alcun grande colpo: "Non credo che ci fosse la necessità", le sue parole.
Comments: 0 | Views: 122Last Post by: --}FossaDeiLeoni{-- (12/9/2010, 09:45)
 

B_NORM    
view post Posted on 12/9/2010, 09:43 by: --}FossaDeiLeoni{--Reply Reply
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L'Inter non incanta, ma conquista i tre punti nel primo anticipo della seconda giornata di Serie A. Al debutto a "San Siro" i nerazzurri superano 2-1 l'Udinese al termine di una partita in cui i friulani hanno anche le occasioni per vincere. A decidere è un gol al 22' della ripresa firmato da Eto'o, lesto a mettere in rete dopo la respinta di Handanovic sul rigore dello stesso camerunese. Nel primo tempo a segno Lucio al 7' e Floro Flores al 31'.

LA PARTITA
Perdere una coppa europea, seppure la meno importante, e non andare oltre il pareggio nell'esordio di campionato possono essere già un motivo di condanna per Rafa Benitez. Vincere al debutto davanti ai propri tifosi, così, diventa quasi indispensabile. Anche se di fronte c'è una squadra poco malleabile come l'Udinese, a sua volta reduce da un ko alla prima. Il sorriso in casa Inter, comunque, lo fa venire subito Lucio, bravissimo ad approfittare di un'uscita non impeccabile di Handanovic e a piazzare di sinistro. Partenza in discesa, insomma, anche se prima Di Natale e poi Sanchez spaventano Julio Cesar. Un avvertimento che Zanetti e compagni non ascoltano e poco dopo la mezzora ecco il pareggio: Floro Flores anticipa di testa proprio Lucio e fa 1-1. La reazione veemente dei campioni d'Italia si materializza nelle occasioni di Milito (grande parata di Handanovic) e Samuel, che di testa manca l'obiettivo.

Ben altra partita va in scena nella ripresa. L'Udinese prova il colpaccio e solo un ottimo Julio Cesar riesce a fermare Sanchez e Di Natale, mentre Floro Flores sbaglia la mira. Sul fronte opposto Mariga calcia centrale dall'altezza del dischetto del rigore. E proprio i rigori, richiesti, negati e concessi, sono protagonisti nei secondi 45 minuti. Comincia Eto'o, a terra dopo un contrasto con Zapata, ma l'interista si becca il giallo per simulazione. La squadra di Benitez si rifà poco dopo, quando Angella, da poco entrato, allunga la mano su un cross dalla sinistra e il penalty è inevitabile. Dagli 11 metri Eto'o calcia centrale e debole, ma sulla respinta è bravo a farsi perdonare l'errore. Si arrabbia molto, invece, Di Natale (ammonito) per essere stato steso in area da un Cordoba caduto dopo uno scontro involontario con Lucio. C'è tempo ancora per un clamoroso palo dello stesso Eto'o e per un fuorigioco chiamato a Di Natale, da vedere e rivedere, proprio allo scadere.

Ingredienti per un successo sofferto, che però conferma come l'Inter sappia vincere anche senza convincere. Guidolin, invece, mastica amaro per due sconfitte arrivate oltre ogni demerito.
Comments: 0 | Views: 114Last Post by: --}FossaDeiLeoni{-- (12/9/2010, 09:43)
 

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view post Posted on 12/9/2010, 09:41 by: --}FossaDeiLeoni{--Reply Reply
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"Questa è una brutta botta, meno male che sia venuta all'inizio: magari li abbiamo presi tutti ora i gol". Ranieri prova a trovare un punto di vista positivo, anche sulla goleada subito a Cagliari. "Dobbiamo reagire e stare più attenti: non si possono prendere i primi 4 gol da calcio piazzato". Anche Burdisso, espulso per il fallaccio su Conti, non trova alibi: "Sono amareggiato. Mi prendo tutte le responsabilità sulla sconfitta"


"C'è qualcosa che non va - ammette Ranieri - E vi dico che togliere Totti è stata una scelta dolorosa, ma dovevo sistemare la squadra, dovevo togliere una punta per riequilibrare la difesa" Uniche attenuanti per il mister giallorosso sono gli infortuni: "Difesa troppo rimaneggiata, senza Mexes e Riise, e con Burdisso che non aveva mai giocato. E' stata una serata storta, ma ci farà svegliare: ora con la Champions possiamo subito reagire e far dimenticare la batosta. Dobbiamo carburare al più presto, stiamo perdendo punti preziosi. Mi auspico scossone forte per reagire".

Burdisso invece si scusa con Conti: "Sono il primo amareggiato. Ho chiesto subito scusa a lui. Non volevo colpirlo così, volevo prendere la palla. Mi auguro che torni presto. Sono andato a trovarlo, sta meglio, mi scuso ancora. Non so quante giornate mi daranno, ma non volevo fargli male. Sono amareggiato più di avergli fatto male che della sconfitta
Comments: 0 | Views: 112Last Post by: --}FossaDeiLeoni{-- (12/9/2010, 09:41)
 

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view post Posted on 12/9/2010, 09:40 by: --}FossaDeiLeoni{--Reply Reply
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Crolla la Roma di Ranieri al Sant'Elia contro un Cagliari tanto brillante quanto spettacolare. Finisce addirittura 5-1 per i rossoblu di Bisoli, bravi nel pressare sin dall'inizio i giallorossi e nello sfruttare la superiorità numerica dovuta all'espulsione di Burdisso, autore di un intervento killer su Conti, autore del primo gol. Le altre marcature sarde sono state di Matri (2) di Acquafresca e di Lazzari. De Rossi ha reso meno amaro il passivo.

LA PARTITA
La Roma di Ranieri, senza Riise, Vucinic, Adriano, Taddei e Mexes, si presenta al Sant'Elia con il tridente formato da Menez-Totti-Borriello, mentre Bisoli, nel suo Cagliari, rinuncia inizialmente a Lazzari dando fiducia a Nainggolan. La coppia Matri-Acquafresca, scelta in avanti dall'ex tecnico del Cesena, crea subito grattacapi alla difesa giallorossa: con le due punte pesanti, la squadra sarda riesce a risalire con facilità e ad alzare il baricentro per mettere in difficoltà i portatori di palla della Roma.

Primo tempo per cuori forti. Al 4' minuto parte bene la formazione di Ranieri: tacco di Totti per Menez che si libera al tiro, ma Agazzi, splendido, devia in angolo il tiro del francesino. I rossoblu, però, fanno un pressing asfissiante, che parte da un Cossu superlativo per quantità e qualità e prosegue per i vari Nainggolan, Biondini e Conti. Proprio grazie al capitano, al 7' minuto la partita si sblocca: su una palla rinviata al limite dell'area, Daniele Conti trova un tiro di collo esterno da fuori imparabile: palla nell'angolino e quarto gol in carriera del figlio del grande Bruno ai giallorossi Al 13' si fa male Castellini, al suo posto dentro Rosi. Il carattere della Roma viene subito fuori, con De Rossi, su calcio d'angolo di Totti, che di testa anticipa Biondini e pareggia. Il Cagliari è molto più fresco e veloce nelle ripartente. Al 19' ancora protagonista Conti sull'episodio che probabilmente decide la partita. Burdisso, giustamente espulso, entra in area con un intervento da galera sul capitano dei sardi: bruttissimo infortunio per lui, uscito in barella con il ginocchio ferito da un profondo taglio (30 punti di sutura). Il rigore viene puntualmente trasformato da Matri. La Roma è nel panico più completo. Al 25' Totti viene sostituito da Guillermo Burdisso, con Ranieri che decide di coprirsi e di risparmiare energie in vista della Champions. Il Cagliari gestisce sapientemente il vantaggio, non correndo pericoli grazie all'affidabile coppia Astori-Canini. Il dominio sardo si concretizza verso il finire di tempo: cross perfetto di Biondini, torsione di testa Acquafresca e 3-1 in cassaforte.

La seconda frazione si apre ancora con il Cagliari in avanti sulle ali dell'entusiasmo. Cossu pennella una punizione per Matri, che di testa realizza in quarto gol...

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Comments: 0 | Views: 108Last Post by: --}FossaDeiLeoni{-- (12/9/2010, 09:40)
 

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view post Posted on 12/9/2010, 09:38 by: --}FossaDeiLeoni{--Reply Reply
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Massimiliano Allegri

Allegri, l'allenatore rossonero, commenta così la sconfitta del Milan:"E' difficile trovare oggi dei lati positivi - ammette - Non eravamo partiti neanche male, ma sapevamo che loro erano molto bravi nei raddoppi e nelle ripartenze e in due circostanze abbiamo preso gol. Siamo stati meno ordinati e abbiamo avuto meno geometria. Per vincere qualcosa ci vuole un po' più di cattiveria e gioco di squadra. La sconfitta ci servirà come lezione".

Allegri continua dicendo: "E' una cosa su cui insisto dal primo giorno - sottolinea - Per vincere bisogna avere un atteggiamento di sacrificio completamente diverso da quello di stasera, soprattutto quando non si riesce a trovare il gol". Poi a chi lo accusa di aver sottovalutato l'avversario replica così: "Io dico sempre che in ogni partita si comincia dallo 0-0. In Italia non ci sono squadre facili da affrontare, il Cesena già a Roma aveva dimostrato di essere un'ottima squadra, con una buona organizzazione e tanto entusiasmo".

Il tecnico livornese guarda anche la classifica e dichiara: "Non eravamo avanti una settimana fa e non siamo indietro ora. Questa sconfitta dispiace, sono arrabbiato ma ci fa solo bene e dimostra che, anche se abbiamo tanti campioni, se non giochiamo di squadra difficilmente riusciremo a vincere qualcosa".
Comments: 0 | Views: 105Last Post by: --}FossaDeiLeoni{-- (12/9/2010, 09:38)
 

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view post Posted on 12/9/2010, 09:37 by: --}FossaDeiLeoni{--Reply Reply
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Zlatan Ibrahimovic debutta con un ko: il Milan perde clamorosamente per 2-0 a Cesena dai neopromossi romagnoli, portati al successo dai gol di Bogdani e Giaccherini. Dopo un inizio incoraggiante, i rossoneri hanno cominciato a subire il dinamismo dei padroni di casa e hanno subìto le due reti al 31' e al 44' del primo tempo. Nella ripresa, dentro anche per l'altro nuovo acquisto Robinho: ma Ibra fallisce all'87' il rigore della speranza.

LA PARTITA
Buongiorno, Milan. Buongiorno, Zlatan Ibrahimovic. Saluto opportuno anche se è notte, perché il Diavolo e le sue stelle vecchie e nuove si risvegliano - male, molto male - da un sogno durato solo pochi giorni: quello del ritorno immediato al potere attuato con i gol, lo spettacolo, show calcistici itineranti condotti dal Genio di Malmoe e da Pato, Ronaldinho, Robinho e tutti gli altri. E invece, ecco subito la dura realtà del campionato italiano che si materializza con le fattezze del Cesena di Ficcadenti: molto simile - dal gioco al dinamismo, dalla gioventù alla maglietta - alla Germania di Loew così apprezzata ai mondiali. Dopo due giornate affrontate contro Roma e Milan, la squadra del presidente Campedelli è in testa, meritatamente, al campionato: dove tutti si attendevano il Diavolo uscito velocissimo dalla prima curva e ulteriormente accelerato dagli additivi del gran finale di mercato.

Cosa non è funzionato, nel Milan? Pressoché tutto. Difesa, centrocampo, attacco, singoli, attitudine. L'avvio era stato incoraggiante, sufficientemente deciso, coronato da una paratona di Antonioli su quello che sarà l'unico segnale di vita di Ronaldinho nella serata. Poi, il Cesena si è scrollato di dosso un po' di comprensibile timore, e appena ha spedito qualcuno dei suoi giovani incursori dall'altra parte, ha capito che "si poteva fare". I romagnoli sono cresciuti piano piano, favoriti da un Milan molto pasticciato da Allegri, che alle prime difficoltà ha cominciato a mischiare le carte e creare situazioni tattiche a volte poco comprensibili. Pato e Ibrahimovic si sono alternati al centro dell'attacco, poi si sono allargati per favorire gli inserimenti di Ronaldinho e dei centrocampisti: peccato che l'unico a provarci con continuità fosse Gattuso, che, oltre ad avere poca dimestichezza con la porta altrui, ha finito per scoprire ancora di più una difesa che, con Thiago Silva scricchiolante (non rientrerà nella ripresa) e Papasthatopoulos lento e incerto, è venuta giù alla prima spallata. Bogdani, su un cross bello ma non impossibile di Ceccarelli, ha segnato un comodo gol di testa in mezzo all'area, poi Giaccherini ha completato l'opera sfruttando da campione una colossale voragine apertasi nella metà campo rossonera. All'intervallo Cesena due, Milan zero. Dentro al disastroso primo tempo...

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Comments: 0 | Views: 116Last Post by: --}FossaDeiLeoni{-- (12/9/2010, 09:37)
 

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