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view post Posted on 26/9/2010, 21:15 by: fossadeileoniReply Reply
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Il giorno dopo la vittoria sull'Inter, l'ambiente giallorosso si confronta sul problema Totti. Il capitano, cambiato alla mezz'ora della ripresa, non l'ha presa bene e ha abbandonato rapidamente (e polemicamente) lo stadio. Durante il faccia a faccia di Trigoria, Totti avrebbe chiesto a Ranieri il perché del cambio: "Motivi tattici", sarebbe stata la risposta del tecnico. Poi, il capitano ha scritto sul web: "Non sarò mai un problema per la Roma"

Non a caso la velocità di Vucinic è servita da grimaldello per scardinare l'arcigna difesa nerazzurra, fin lì praticamente perfetta. Bisognerebbe capire se Totti ha capito e accettato, o se c'è qualcosa che non va, anche se il suo allenatore ieri, dopo la vittoria contro l'Inter, lo ha pubblicamente elogiato per quanto fatto in campo.

Lui, il capitano, ha affidato al suo sito personale nella sera di domenica un segnale al popolo giallorosso: nessun accenno a Ranieri, nessun accenno di scuse o chiarimenti, ma un messaggio buono per toccare il cuore della tifoseria: "Lunedì festeggio il mio compleanno (34 anni, ndr) ed è bello poterlo fare con il pensiero della vittoria ottenuta contro l'Inter - scrive il numero 10 - Sinceramente per l'occasione mi sarebbe piaciuto tanto siglare un gol personale, ma il migliore regalo ieri ce l'ha fatto Mirko (Vucinic, ndr): la sua rete ha portato un successo importantissimo che ci fa tornare finalmente a pensare positivo. Puo' essere la svolta". Poi, il proclama - addirittura in terza persona - per tutti i suoi milioni di fan: "Spero di festeggiare ancora molti altri compleanni indossando questa maglia che amo cosi' tanto. Perche' Totti non e' mai stato, non e' e non dovra' mai essere un problema per la Roma. Io vivo per la Roma".

Totti a parte, sono arrivati comunque i tre punti che servivano a questa Roma per rimettersi in piedi dopo un avvio di stagione da dimenticare. Con la coppia Juan-Burdisso è tornata una solidità in difesa che mancava da troppo tempo. L'argentino sembra essere il giocatore più adatto da mettere al fianco del talento brasiliano, che soffre invece quando gioca con Mexes. Ma è cresciuta tutta la Roma, a partire da Pizarro e De Rossi che sulla mediana hanno ridato idee e sostanza al centrocampo.
Comments: 0 | Views: 151Last Post by: fossadeileoni (26/9/2010, 21:15)
 

B_NORM    
view post Posted on 25/9/2010, 19:08 by: fossadeileoniReply Reply
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Un gol di Ibrahomivic dà al Milan la vittoria nel primo anticipo della 5.a giornata di serie A. La squadra di Allegri batte il Genoa per 1-0 grazie al gol dello svedese al 4' del secondo tempo. In evidenza Robinho, in campo dal primo minuto, e Gattuso. Per i rossoblu un'unica importante occasione sul finire dei primi 45 minuti con il colpo di testa di Chico. Con questo risultato i rossoneri salgono a quota 8 i classifica, i rossoblu restano a 5.

IL TABELLINO
MILAN-GENOA 1-0
Milan (4-3-3): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini; Gattuso (22' st Flamini), Pirlo, Boateng; Robinho, Ibrahimovic, Ronaldinho (26' st Seedorf). A disp.: Amelia, Zambrotta, Sokratis, Yepes, F.Inzaghi. All.: Allegri
Genoa (4-4-3): Eduardo; Chico (12' st Sculli), Dainelli, Ranocchia, Criscito; Rafinha, Veloso (21' st Milanetto), Kharja; Palacio (37' st Rudolf), Toni, Mesto. A disp.: Scarpi, M. Rossi, Kaladze, Moretti. All.: Gasperini
Arbitro: Valeri
Marcatori: 4' st Ibrahimovic
Ammoniti: Rafinha (G), Pirlo (M), Sculli (G)
Espulsi: -
Comments: 0 | Views: 139Last Post by: fossadeileoni (25/9/2010, 19:08)
 

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view post Posted on 25/9/2010, 09:54 by: fossadeileoniReply Reply
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"Sarà un esempio di benchmark, con un'area commerciale al suo interno, un parco verde e un museo" - così Blanc, amministratore delegato della Juventus, ha definito la nuova struttura che ospiterà le gare interne dei bianconeri. Il nuovo stadio sta nascendo, prende forma, sulle fondamenta dell'ex Delle Alpi: sarà un impianto unico in Italia e forse anche in Europa. Costerà in totale oltre 147 milioni di euro e potrà ospitare fino a 41 mila posti a sedere.
Comments: 0 | Views: 129Last Post by: fossadeileoni (25/9/2010, 09:54)
 

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view post Posted on 25/9/2010, 09:53 by: fossadeileoniReply Reply
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Nel Fantacalcio conta tantissimo la compenente statistica: se un giocatore ha una tradizione favorevole con una squadra conviene sempre metterlo in campo. A maggior ragione se la squadra che il nostro calciatore affronta è una delle sue vittime preferite, come nel caso di Giuseppe Sculli e Dejan Stankovic. Il genoano ha già segnato 5 gol in carriera al Milan e quando vede rossonero sembra sempre esaltarsi. Stesso discorso per il serbo: la Roma lo stuzzica.

Ecco allora i nostri consigli per questa weekend fantacalcistico. Utili indicazioni per sciogliere gli ultimi dubbi di formazione a qualunque fantallenatore: abbiamo tenuto conto dello stato di forma, del morale e della cabala.

DA SCHIERARE

Tra i pali occorre sempre puntare su un portiere che subisca pochi gol e che offra sicurezza alla propria difesa. Gillet, in Bari-Brescia, e Sorrentino, in Chievo-Lazio, sembrano garantire affidabilità nel ruolo, in partite che sulla carta non dovrebbero essere ricche di reti. Per la linea difensiva ecco due esterni di spinta: Antonini del Milan, al rientro dopo un turno di riposo, e Ziegler della Samp: le sue punizioni da fuori possono sempre far male e l'Udinese resta una squadra in piena crisi. Piacciono anche i redivivi laterali del Palermo, Cassani e Balzaretti, impegnati in casa contro il Lecce dopo la bella prestazione infrasettimanle di Torino. Burdisso, dopo la squalifica, rientra proprio con l'Inter, sua ex squadra con la quale ha dei conti in sospeso: la sua voglia di far bene potrebbe incidere. Va ricordato che il Catania in casa è una certezza: tutti i suoi difensori sono in grado di offrire ottimi voti. A centrocampo si punta sulla tradizione: come detto Stankovic e Sculli hanno sempre regalato gioie ai loro fantallenatori, rispettivamente contro Roma e Milan. Gli va data fiducia. Poi, guardando allo stato di forma, Hernanes (il Chievo soffre i trequartisti), Boateng, Nainggolan (il centrocampo della Juve non sembra irresistibile) e Ilicic sono quattro nomi "caldi". Chi li ha in rosa non esiti a confermarli. C'è voglia di rivincita in Colucci, capitano del Cesena, ingiustamente espulso nell'ultima gara casalinga con il Lecce: con il pazzo Napoli potrebbe trovare la prima marcatura stagionale, non dimenticando che calcia anche i rigori. Infine da tener d'occhio il belga Mudingayi: sta tenendo in piedi da solo in centrocampo del Bologna. Attenzione a Gobbi: con il Parma affronta la Fiorentina che non gli ha rinnovato il contratto: sarà velenoso. In attacco c'è l'imbarazzo della scelta. Barreto vuole trovare il primo gol stagionale al San Nicola, dopo aver segnato solo al San Paolo. Poi due coppie contro due difese non insuperabili: Moscardelli-Pellissier creeranno guai ai difensori biancocelesti, Matri-Acquafresca faranno soffrire la retroguardia ju...

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Comments: 0 | Views: 118Last Post by: fossadeileoni (25/9/2010, 09:53)
 

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view post Posted on 22/9/2010, 22:47 by: fossadeileoniReply Reply
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Nella quarta giornata di Serie A, al Ferraris Genoa e Fiorentina pareggiano per 1-1. I gol tutti nel primo tempo con i Viola che trovano il vantaggio all'11' con Gilardino, che si sblocca. La risposta del Grifone è immediata con una bella triangolazione tre Veloso e Mesto, con quest'ultimo che batte un incolpevole Frey. Poi è un monologo rossoblu con il portiere francese della Fiorentina che salva più volte il risultato su Criscito e Toni.

Gasperini rivoluziona il Genoa, rispetto a Parma il tecnico cambia tre uomini: Rossi, Rafinha e Milanetto per Chico, Kharja e Sculli. Mihajlovic invece cambia solo Ljajic per Donadel e avanza Cerci.

Entrambe le formazioni scendono in campo con il tridente e il primo tempo che si ammira al Ferraris è spettacolo puro. Le due squadre si sfidano a viso aperto e alla prima occasione la Fiorentina va subito a segno. All'11' Vargas dalla sinistra crossa la palla che colpisce la schiena di Mesto e carambola in mezzo all'area e sulla quale si avventa Gilardino che insacca e si sblocca trovando il primo gol in campionato. La risposta del Grifone non tarda ad arrivare. Al 17' bellissima triangolazione tra Mesto e Veloso. Il portoghese vede il taglio dell'esterno che stoppa e di destro incrocia sul secondo palo: Frey è battuto e palla al centro. Nei minuti successivi si ammira un Genoa in versione spettaccolare che chiude la squadra di Mihajlovic nella propria metà campo e i Viola devono ringraziare almeno per 3 volte il loro portiere che salva il risultato. La prima è su Criscito che dal limite dell'area piccola spara a botta sicura, ma trova la risposta del francese. Poi ancora su Palacio di testa e sulla ribattuta di Sculli e ancora su girata di testa dell'Ex Toni. La Fiorentina si fa vedere solo con un contropiede, ma Vargas spreca tutto calciando alto da buona posizione. Il primo tempo si chiude solo sul risultato di 1-1 e il Genoa ha di che rammaricarsi.

Il secondo tempo inizia senza cambi e con due formazioni più chiuse. Per i primi 10 minuti non si segnalano occasioni interessanti, ma è la squadra di Gasperini a dirigere le operazioni e al 14' c'è una buona trama che porta Mesto al tiro, ma non trova la porta. Poi c'è la risposta della Viola con Cerci che colpisce il palo. Su un lungo rilancio Eduardo nel tentativo di sventare la palla colpisce con un pugno Criscito che rimane a terra. Il pallone arriva all'ex Roma che controlla e dalla sinistra fa partire un destro perfetto a giro che si spegne sul secondo palo. Sulla respinta del legno si avventa Montolivo che però calcia in bocca al portiere portoghese. Poi sale ancora in cattedra Frey che salva il risultato con due miracoli prima su una spl...

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Comments: 0 | Views: 114Last Post by: fossadeileoni (22/9/2010, 22:47)
 

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view post Posted on 22/9/2010, 22:45 by: fossadeileoniReply Reply
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"E' stata una partita completamente condizionata dalla terna arbitrale: ne chiediamo la sospensione. Oggi ne abbiamo viste di tutti i colori e io in 20 anni di carriera non avevo mai visto nulla di simile". Così il ds giallorosso Pradè ha espresso la sua rabbia per gli errori dell'arbitro Russo nella sconfitta di Brescia e ha aggiunto: "Domani vogliamo un intervento di Braschi". Gli fa eco Ranieri: "Guardalinee da ricovero".



Daniele Pradè ha criticato soprattutto l'operato dei suoi assistenti, in particolare di Ayroldi. "Il rigore che hanno dato al Brescia è imbarazzante - spiega ai microfoni di Mediaset Premium - l'intervento era sulla palla e fuori area, Mexes prende il pallone e invece l'arbitro ha decretato rigore ed espulsione. Poi mi chiedo come abbia fatto l'arbitro a non vedere un netto fallo di mano in area, era a due metri. Siamo veramente fuori di testa, adesso come faccio a giustificarmi con la squadra?".

"I dirigenti devono fare i dirigenti, portare calma ed essere d'esempio per i giovani - continua il ds - ma come si fa ad esserlo in una serata come questa?". Pradè chiede conto e ragione, si aspetta un intervento dell'Aia. "Noi non possiamo parlare con arbitri, possiamo chiedere al presidente di Lega di farlo per noi, domani cosa va a dire Beretta a Braschi e Nicchi? Per quanti giorni Braschi fermerà Russo e Ayroldi? Non so se è un problema di limiti tecnici o di condizione - conclude Pradè - ma vogliamo provvedimenti"

RANIERI: "GUARDALINEE DA RICOVERO"

''Sono curioso di sapere se il rigore al Brescia l'ha dato il guardalinee: perchè se è così è da ricovero''. Urla la sua rabbia Claudio Ranieri, dopo la sconfitta a Brescia. ''Sarò eccessivo ma c'erano due rigori per noi e quello del Brescia non c'era. Il mani in area l'abbiamo visto tutti, solo loro, arbitro e guardalinee non se ne sono accorti...''

Poi sulla partita: "Non ho niente da rimproverare ai ragazzi, forse è stata la migliore Roma della stagione. Noi purtroppo non siamo riusciti a portare a casa punti: comunque complimenti al Brescia, ma anche alla Roma". E su Mexes e Adriano: "Mexes in difficoltà? No, è Eder che è veloce, che sul campo lungo mette in difficoltà chiunque. Mentre Adriano è ancora in ritardo, ma ha solo bisogno di giocare: ci sarà utile"
Comments: 0 | Views: 113Last Post by: fossadeileoni (22/9/2010, 22:45)
 

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view post Posted on 22/9/2010, 22:44 by: fossadeileoniReply Reply
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Il Milan colpisce, la Lazio risponde e all'Olimpico finisce con un giusto 1-1. Questa l'estrema sintesi del match tra la squadra di Reja e quella di Allegri, che conta già 5 punti di distacco dalla vetta. Partita con poche emozioni, quasi tutte di marca laziale, fino alla zampata di Ibrahimovic, al primo gol in campionato (66'). Reazione laziale e pari di Floccari su assist di Hernanes, il migliore in campo. Nel finale, traversa di Zambrotta.

LA PARTITA
E' luogo comune del calcio che le grandi squadre sappiano vincere anche le partite giocate male: e anche in questo senso, all'Olimpico, il Milan di Allegri avverte il campionato che non fa parte del nucleo delle "big". Ancora alla ricerca di un gioco e di un'identità, il Diavolo ha commesso il peccato mortale di sciupare l'occasione davvero importante di cogliere tre punti importanti per la classifica, che sta cominciando a piangere, ma soprattutto per l'autostima, per una molla psicologica valida per caricare gambe che non girano. La Lazio ha un'idea di gioco e un leader, lo strepitoso Hernanes: il Milan, nessuna delle due cose.

Il tridente che ingloba Boateng, di professione centrocampista e non attaccante, ha regalato al Milan almeno un equilibrio sicuramente maggiore rispetto alle partite con il Cesena e il Catania. Il ghano-tedesco si piazza sulla destra del 4-3-3 di Allegri, ma, a differenza di un Pato, di un Ibra, di un Dinho, rientra sulla linea dei centrocampisti non appena i rossoneri perdono il pallone. La Lazio, all'inizio, fa pochino: e Ibrahimovic, al 7', si divora la rete che, forse, sbloccherebbe il Milan almeno a livello mentale. Invece, gettato via l'attimo fuggente, il Diavolo ricade nel suo gioco lento e prevedibile, che non è ascrivibile solo ai ritmi ormai annacquati di Gattuso, Pirlo, Seedorf. Quando un centrocampista rossonero ha a disposizione un pallone per ripartire, alza la testa e vede nell'ordine: Ibrahimovic che non dà profondità e vuole palla nei piedi; Boateng che schizza impazzito da destra a sinistra e viceversa; Ronaldinho sempre affezionato alla sua zolla sulla sinistra. Gioco sulle fasce, pressoché zero. L'azione si affida dunque a personalismi che, con una difesa attenta come quella laziale, non portano da nessuna parte. E quando capita che qualche pensatore in rosso e nero perde palla a cavallo della metà campo, la Lazio riparta appoggiando allo squisito Hernanes, che chiama due volte Abbiati prima di servire a Mauri (34') il pallone del possibile 1-0: ancora da applausi il portiere milanista, chiamato occasionalmente all'opera da Hernanes e company anche nella ripresa, quando la Lazio non rinuncia a pungere una volta tamponata l'ultra-sterile iniziativa rossonera. I biancocelesti sono organizzati, bravi a coprire, concedono ...

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Comments: 0 | Views: 119Last Post by: fossadeileoni (22/9/2010, 22:44)
 

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view post Posted on 22/9/2010, 22:42 by: fossadeileoniReply Reply
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Due notizie da San Siro: Milito torna al gol e l'Inter è già sola in classifica. La partita col Bari conferma quello che gli avversari temevano e il 4-0 finale la dice lunga sull'andamento del match. A parte il palo di Almiron dopo 20", il resto è un monologo nerazzurro. Trascinata da Eto'o, la squadra di Benitez va a segno al 27' con Milito. Nella ripresa la doppietta del camerunese, sempre su rigore, al 5' e 18', e il bis del Principe al 41'.

LA PARTITA
Quanto tempo ci vuole per intuire l'esito di una partita? A volte non bastano 90', altre servono pochi istanti. Certo, Rafa da Madrid si deve essere fatto subito una chiara idea di quello che lo aspettava contro il Bari. Perché sono serviti 20" esatti per capire che la squadra di Ventura era venuta al "Meazza" per provare il colpaccio e non certo per difendersi: spettacolare azione fatta di profondità e veli ed esterno destro di Almiron che centra il palo a Julio Cesar immobile. Un bel biglietto da visita per i "galletti", che però poco a poco arretrano e si inchinano di fronte allo show personale di Eto'o. Il camerunese è in forma super e poco prima della mezzora lascia sul posto Pulzetti e serve un pallone d'oro a Milito. Stavolta l'argentino non fallisce e rompe l'incantesimo presentandosi puntale all'appuntamento di testa. Quanto basta ai nerazzurri per prendere in mano la partita, anche perché i pugliesi non si gettano in avanti, ma ragionano e aspettano l'occasione giusta. Che nel primo tempo non arriva.

La ripresa inizia con la solita pantomima interista, che, onestamente, sta iniziando a stufare. Con gli avversari e l'arbitro già in campo, i nerazzurri si fanno attendere diversi minuti, come una primadonna. Stucchevole. Una volta sul terreno di gioco, però, la musica è tutta suonata dall'orchestra interista. Le poche speranze baresi vengono affossate da Marco Rossi, che con un tuffo stile volley intercetta un pallone in area. Rigore che Eto'o non fa fatica a trasformare. Passano una manciata di minuti e questa volta è il neo entrato Rivas ha fermare in area Lucio. Altro penalty (un po' generoso) e ancora la perla nera del Camerun fa centro. Incontro chiuso a doppia mandata, ma per completare la festa arriva la doppietta, questa volta in contropiede, del ritrovato Milito.

E adesso, complice il ko del Cesena e un Bari lontano parente di quello ammirato finora, c'è una sola squadra in testa alla classifica: è l'Inter di Eto'o, Milito, ma anche Benitez, che con sei punti nelle ultime due partite ha spazzato via le nuvole che si erano assiepate sopra il cielo nerazzurro.

Comments: 0 | Views: 126Last Post by: fossadeileoni (22/9/2010, 22:42)
 

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view post Posted on 22/9/2010, 18:03 by: --}FossaDeiLeoni{--Reply Reply
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E' rimasto a casa per un turno di riposo ma sull'esclusione di Cassano aleggia già lo spettro di un'altra cassanata. Si parla di una lite con Palombo dopo la sconfitta contro il Napoli, poi uno scontro con il d.g. Gasparin. Infine il rifiuto di volare a Cagliari per stare in panchina. Secca replica della Samp: "E' sempre un'occasione per dilettarsi a insinuare motivazioni infide e legate a chissà quale frizione interna con compagni e allenatore".

"Antonio è uno di quelli che ha giocato di più finora, sia con la Sampdoria che con la nazionale. Svolgerà un lavoro personale per essere pronto al meglio per le altre partite", questa la motivazione ufficiale del tecnico blucerchiato Domenico Di Carlo.

Dopo una sconfitta in casa e appena tre giornate di campionato è legittimo però che venga il dubbio sull'attendibilità della versione. A Cagliari FantAntonio avrebbe ritrovato l'arbitro Pierpaoli, al quale lanciò la maglietta dopo l'espulsione in Samp-Torino del 2 marzo 2008 che gli costò cinque turni di squalifica. Voci e indizi parlano di un'altra cassanata a Marassi, dopo la partita persa contro il Napoli. Sullo sfondo c'è anche il rinnovo del contratto, in scadenza nel 2013, che tarda ad arrivare.

"Cassano, non convocato per la trasferta di Cagliari, è a Bogliasco, al centrosportivo Gloriano Mugnaini, ad allenarsi regolarmente insieme al preparatore atletico Agostino Tibaudi e ai compagni non selezionati per la sfida in terra sarda. Il tutto nel contesto di una normale tabella di lavoro concordata con lo staff tecnico guidato da mister Di Carlo, che, da metà agosto ad oggi, ha visto il calciatore impegnato in ben nove gare ufficiali. Impegni fittissimi che peraltro contraddistingueranno il calendario della Sampdoria da qui alla sosta natalizia. Una normale pausa quindi, alla quale già si sono sottoposti diversi elementi della rosa blucerchiata", è la risposta secca della Samp dal proprio sito internet.
Comments: 0 | Views: 125Last Post by: --}FossaDeiLeoni{-- (22/9/2010, 18:03)
 

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view post Posted on 22/9/2010, 15:30 by: THE ROMA!Reply Reply
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Da dieci anni di galera all'ergastolo. E' questa la pena che rischia Byron Moreno, l'ex arbitro ecuadoriano trovato con sei chili di eroina nascosti nei pantaloni all'aeroporto Jfk di New York. Il magistrato che ha convalidato il suo arresto ha intanto rigettato la richiesta di rilascio su cauzione. Di Moreno ha parlato anche il presidente della Figc, Giancarlo Abete: "E' evidente anche da questa faccenda che non poteva essere un buon garante".

PENA SEVERA
Ma andiamo con ordine perché, al di là dei commenti sulle sue doti di arbitro, la vicenda è esclusivamente giudiziaria. E la pena, come detto, potrebbe essere perfino definitiva. Il giudice dell'antidroga ecuadoriana Jorge Solorzano ha infatti spiegato che per una simile partita di droga, che ha un valore di mercato che si aggira sul mezzo milione di dollari, negli Usa sono previste pene che vanno da un minimo di 10 anni fino all'ergastolo. Secondo fonti dell'ambasciata dell'Ecuador a Washington, però, la pena standard per casi simili è di 10 anni. Moreno, che non si è mai distinto per la sua limpidezza, nel settembre del 1999 era già stato sospeso per 20 partite per lo scandaloso arbitraggio in una partita del campionato dell'Ecuador e dopo le furiose proteste per la sua direzione nel quarto di finale dei Mondiali 2002 perso dagli azzurri contro la Corea del Sud, era andato in vacanza in crociera dove aveva sfoggiato una Chevrolet, alimentando dubbi mai fugati su eventuali compensi ricevuti per indirizzare almeno un paio di gare dei padroni di casa. Sposato e con due figli, da quanto aveva dato l'addio all'arbitraggio Moreno faceva il commentatore sportivo in una radio e in una tv del suo Paese.

Le accuse nei confronti del 40enne sono state formalizzate davanti alla corte federale di Brooklyn. Vengono fuori, quindi, i primi dettagli di quella che l'avvocato definisce "situazione sfortunata". Moreno, in base alla denuncia, "è sembrato estremamente nervoso" durante i controlli di routine e si è guadagnato l'attenzione speciale di un agente. La perquisizione ha permesso di individuare "oggetti solidi all'altezza dell'addome e dietro le gambe". La droga era stata sistemata in 10 sacchetti di plastica.

ABETE: "L'ARRESTO CONFERMA LE SUE QUALITA'"
"L'arbitro Moreno? Ce lo ricordiamo bene...". Per il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete "è chiaro che non si possono mettere in connessione le due situazioni, ma arriva la conferma a posteriori che la qualità di Moreno come soggetto garante non gli si attagliava in modo particolare". "Sarebbe una forzatura collegare a distanza di otto anni l'uno dall'altro i due episodi. Ma mi pare c...

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Comments: 0 | Views: 112Last Post by: THE ROMA! (22/9/2010, 15:30)
 

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